Giocare senza Giochi – La Cesta dei Tesori
La Cesta dei Tesori è un gioco euristico ideato da Elinor Goldschmied (1910-2009) un’educatrice e pedagogista britannica. I suoi studi, le sue ricerche e le sue opere hanno contribuito a creare l’apparato moderno della psicopedagogia e parte delle pratiche per la cura dei disturbi dell’infanzia.
L’attività consiste nel far giocare i piccoli “senza giochi”, viene proposta ai bambini in quel periodo di vita in cui sono in grado di stare seduti ma ben prima che inizino a gattonare. Viene messa a disposizione dei bambini una cesta, solitamente in vimini, piena di oggetti di uso comune che siano di materiale naturale, esclusa quindi la plastica. Lo scopo del “cestino dei tesori” è quello di offrire la massima varietà di stimoli ai cinque sensi attraverso l’ esplorazione. La Cesta non contiene giocattoli e gran parte degli oggetti sono reperibili negli ambienti di casa o in natura. I bambini saranno liberi di guardare, toccare, scuotere, battere, leccare gli oggetti, annusare ma soprattutto si nota come inizieranno a selezionarne alcuni e scartarne altri, e come molto probabilmente torneranno sul loro oggetto preferito, ciò stimolerà lo sviluppo della capacità di scegliere, di prendere decisioni.
I materiali più utilizzati sono il legno, il cartone rigido, il metallo, la stoffa. Tra gli oggetti del cestino proponiamo pigne, scatoline di cartone di varie forme e dimensioni, mestoli da cucina, conchiglie, grosse castagne, tessuti vari, palle di lana ecc. Il tutto delle dimensioni adatte per garantire la sicurezza durante il gioco.
Quando guardiamo i bambini mentre analizzano i vari oggetti noteremo con quanto entusiasmo, precisione e concentrazione prendono contatto con i materiali messi a loro disposizione.
Il ruolo dell’educatrice come suggerisce Elinor in questa attività consiste semplicemente nell’ osservare i bambini senza intervenire, stando seduta vicino a loro. Il livello dei concentrazione dei bambini durante l’attività è altissimo pertanto l’intervento dell’educatrice potrebbe distrarre dal gioco. Alcuni bambini a volte cercheranno l’attenzione congiunta dell’educatrice: tali occasioni devono essere opportunamente valorizzate, senza però distrarre gli altri bambini; anche in questo caso il contatto visivo, il sorriso e il contatto fisico con il bambino sono sufficienti.
Non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo nell’ approccio con oggetti nuovi, alcuni hanno bisogno di più tempo, in questi casi noteremo che la figura dell’adulto è quella di dare sicurezza ai piccoli ma senza incoraggiare finche il bambino non si sente pronto a prendere in mano un oggetto.
Il gioco verrà proposto a non più di tre bambini per volta con lo scopo di ricreare un atmosfera tranquilla e favorire i movimenti dei piccoli intorno alla cesta.
La cesta dei tesori dà inoltre ai nostri piccoli ospiti l’opportunità di interagire tra di loro quando tutti pensano che a questa età non siamo interessati l’uno all’altro, noteremo come invece saranno capaci di ricreare un piccolo “ambiente sociale” dove l’adulto ha un ruolo marginale e dove i bambini comunicano tra loro attraverso suoni pre-verbali, sguardi, si contenderanno gli oggetti e li condivideranno, si toccheranno l’ un l’altro e si cercheranno per condividere il loro entusiasmo.
La cesta dei tesori va costantemente rinnovato di oggetti nuovi e qui chiediamo la collaborazione dei genitori nella ricerca di nuovi tesori…