Bambini aggressivi o ….. bambini vivaci?
Se entrassimo in una qualsiasi sezione di un asilo nido o di una scuola dell’infanzia potremmo notare un gruppo di bambini dediti nelle varie attività. Da osservatori esterni, come primo impatto ci sembreranno tutti uguali. Tutti bambini più o meno coetanei intenti a giocare.
In realtà, dopo una manciata di secondi appena, si inizierebbero a vedere grandi differenze tra gli stessi.
Le differenze che si possono notare riguardano le modalità di relazione tra pari o nelle diverse modalità di conduzione di un gioco. Queste differenze riguardano il cosiddetto temperamento.
Con temperamento intendiamo alcuni aspetti innati di personalità. Aspetti che ci caratterizzano fin da subito e che, in qualche modo, rimarranno eternamente nostri.
I bambini possono avere un temperamento più o meno facile. Il temperamento di base ed innato poi si mescola alle esperienze di vita del bambino, innanzitutto nell’ambiente familiare.
Possiamo dividere due tipologie di temperamento: bambini che tendono ad essere per la maggior parte del tempo come aggressivi e bambini che, al contrario, sono vivaci e sorridenti.
Quali caratteristiche hanno i bambini aggressivi e i bambini vivaci?
I bambini aggressivi tendono ad avere maggiori difficoltà nel gestire le proprie emozioni e quindi, non sapendole organizzare dentro di se, faranno fatica a gestirle anche al di fuori. Sono bambini che spesso hanno vissuti difficoltosi nelle relazioni con i propri genitori, i pari e le altre figure di riferimento. In particolare tendono ad essere rancorosi, con difficoltà di ascolto e di riuscire a mantenere uno stato di tranquillità. Possono esprimere la propria rabbia attraverso comportamenti dirompenti o essere oppositivi provocatori.
Tra alcuni esempi concreti troviamo il bambino che ruba di continuo i giochi degli altri, si rifiuta di svolgere delle attività in gruppo, non riesce a rispondere in modo adeguato alle richieste. Talvolta può arrivare ad avere scatti d’ira con pianti e distruzione di oggetti intorno a sé, e utilizzo di modalità arcaiche di difesa -ad esempio, morsicando l’altro-. Molti sono i genitori che tendono a preoccuparsi innanzi a questi comportamenti.
Un bambino aggressivo è un bambino che sta chiedendo aiuto senza saperlo, è un bambino che si ritrova ad avere emozioni molto forti quali la tristezza, ma che incanala attraverso l’aggressività. Laddove la problematica possa portare ansia o timore nei genitori, utile un colloquio con le educatrici per eventuali scambi di informazioni rispetto alla singola situazione.
Talvolta l’aggressività è passeggera e dovuta a momenti di normali cambiamenti di vita nel bambino, ad esempio, la nascita di un fratellino può far emergere maggiore aggressività dovuta alla paura di perdere il “posto” nella relazione con i propri genitori.
I bambini cosiddetti facili sono bambini caratterizzati come vivaci. Bambini che tendenzialmente avranno buone relazioni con i caregivers e i pari. Sono bambini che, solitamente, hanno alle spalle un attaccamento sicuro e una crescita caratterizzata da una buona capacità di gestire le emozioni. I bambini vivaci sono bambini propositivi e sempre pronti ad imparare e lanciarsi in nuove attività.
Importante ricordare che i bambini nei primi anni sono in divenire, stanno costruendo la propria personalità e, pur essendoci un temperamento innato, ciò non significa che saranno sempre e solo aggressivi o vivaci.
La crescita comporta cambiamento, anche in quegli aspetti così tanto personali. Bisognerebbe inoltre evitare di dare etichette ai propri bambini, si tenderà a rinforzare gli aspetti negativi e aumentare le aspettative di caratteristiche positive.
Ogni singolo bambino può essere aggressivo e vivace, a volte anche insieme. A volte solo per un periodo circoscritto.
Le caratteristiche di ciascuno vanno riconosciute e rispettate al fine di poter avere un migliore sviluppo durante tutto il periodo dell’infanzia.