Tata o Nido?
Tata o Nido… questo è il dilemma. Molti genitori scelgono di tardare l’ingresso dei propri figli al nido o addirittura saltarlo per accdere direttamente alla materna a 3 anni affidando il bambino alla tata a domicilio. I lati negativi di questa scelta sono notevoli:
- Ai bambini che rimangono a casa con la tata viene preclusa la possibilità di confrontarsi con i propri coetanei, impedendogli di socializzare e instaurare rapporti affettivi al di fuori del nucleo familiare.
- Spesso la tata che rimane a casa con il bambino si occupa anche delle pulizie, quindi non da tutte le attenzioni di cui avrebbe bisogno il piccolo.
- La scelta dei giochi da fare a casa è limitata rispetto alle molteplici attività che vengono proposte al nido.
- Al nido i bambini sono seguiti da personale qualificato e ricevono più stimoli nello sviluppo psicomotorio, essendo a stretto contatto con bimbi più grandi.
- Al nido il bambino comincia sin da piccolo ad abituarsi al rispetto del prossimo e delle regole.
- La condivisione dei giochi con altri bambini sposta l’attenzione del bambino da se stesso al mondo che lo circonda.
- Il bimbo a casa, non ha la possibilità di confrontarsi con i suoi coetanei e di conseguenza non può formare gli strumenti per imparare a gestire e controllare sentimenti come la frustrazione.
- La figura dell’educatore del nido è imparziale, non essendo una persona di famiglia, ha un minore coinvolgimento emotivo.
- La scelta del nido ha aspetti positivi anche per mamma e papà in quanto incontrando altri genitori possono confrontarsi e condividere esperienze.
- E’ molto importante per i bambini, ai fini della socializzazione, la condivisione della routine al nido dove, si mangia insieme, si dorme insieme e si gioca insieme, ci si incontra tutti i giorni con gli altri bambini. Cose che non accadono ai bambini a casa con la tata.